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Acapulco

A proposito di questo spettacolo

Nilla Longobardi è una donna anziana. Nel centro di Bologna ha cresciuto una famiglia, in una casa che ci immaginiamo grande, ospitale, aperta. Questa casa è tutto ciò che le resta, insieme ai ricordi, ma i suoi figli decidono che è giunto il momento per lei di trasferirsi in una casa di riposo. Qui Nilla incontra diverse figure che abitano l’Istituto. Le si presentano come se fossero caricature di una realtà che ogni tanto inizia a vacillare, eppure Nilla è ancora lucida: vive, ama, desidera e vuole fare il viaggio dei suoi sogni, prima che sia troppo tardi: Acapulco.
Il tempo è scandito dalle attività che si svolgono in una casa di cura. C’è della solitudine e della nostalgia. Ma ci sono anche momenti ludici, a tratti nonsense, mentre fuori piove, nevica e poi spuntano i primi boccioli di rosa.
Lo spettacolo è maturato in varie tappe. Inizialmente era un omaggio alle nostre nonne, come custodi di una memoria familiare e storica, in una messinscena che ricordava gli spettacolini che facevamo per i parenti, nelle estati della nostra infanzia. Poi abbiamo lasciato depositare la scrittura autobiografica, per interrogarci sulla senilità in generale. E infine abbiamo circoscritto la nostra storia in una casa di riposo. Lentamente si è andata delineando anche la nostra protagonista: Nilla. Con delicatezza, la osserviamo mentre fa un passo dopo l’altro verso l’ignoto e tuttavia ancora sogna, animata da passioni e desideri.

Durata: 60 minuti

Dati artistici

ideazione e regia Mele Ferrarini e Mila Vanzini
con Mele Ferrarini e Mila Vanzini
contributo alla regia Marco Cavicchioli
scena Giuseppe Audino
costumi Palma Panzarella
produzione Artisti a progetto
In residenza al Cantiere Moline dal 5 al 9 novembre 2018