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Enigma

Niente significa mai una cosa sola

A proposito di questo spettacolo

La chiave di lettura di Enigma, di Stefano Massini, sta nel sottotitolo: “niente significa mai una cosa sola”.
Una certezza il testo ce la fornisce: ci troviamo a Berlino circa vent’anni dopo quel fatidico 9 novembre 1989, in cui il Governo della Repubblica Democratica Tedesca (Germania est), decretò la soppressione del divieto, per i suoi cittadini, di passare liberamente dall’altra parte del “muro” che fino ad allora aveva diviso in due la città, il paese e il mondo intero.
Ed ecco che, caduto il muro, vite, esperienze, certezze, lutti e speranze, si frantumano, si incontrano, si mischiano… È a un segmento di tutto ciò che siamo chiamati ad assistere.
Un’altra certezza, sta nel luogo in cui si svolge l’azione scenica: “un grande spazio unico comprensivo di cucina, letto, divano, tavolo e quant’altro può definire un posto “casa”. E in cui “cumuli di riviste e libri si ammassano un po’ dappertutto nell’incuria generale”.
Qui hanno fine le certezze.
Non perché quanto accade tra i due personaggi (Hilder, il padrone di casa e Ingrid, la donna cui presta soccorso) abbia in sé alcunché di apparentemente bizzarro o funambolico, ma perché ogni elemento reale, ogni dato di conoscenza, che da un quadro a quello successivo si concretizza in scena, si rivela poi “altro” da ciò che pareva essere.
Decifrare di volta in volta il senso della vicenda, sia personale che collettiva, che lega i due personaggi, che svela i loro caratteri e la natura complessa della loro relazione, è il compito a cui l’autore chiama i personaggi stessi ma, attraverso la suspense del gioco teatrale, anche e soprattutto il pubblico.
Purché sia chiaro, che la posta in gioco non è solo la possibilità/capacità di sbrogliare i tanti piccoli enigmi delle due vite che si intrecciano, si scontrano e si confrontano sul palcoscenico, ma quello di penetrare il più grande degli enigmi: quello della Storia stessa.

 

Dati artistici

con Ottavia Piccolo, Silvano Piccardi
di Stefano Massini
regia Silvano Piccardi
scene Pierluigi Piantanida
luci Marco Messeri
musiche originali Mario Arcari
aiuto regia Lorenzo Galletti

elettricista Gianni Merli
macchinista Lorenzo Galletti
materiale elettrico G.P. Service snc
organizzazione Tiziana Ringressi, Costanza Gaeta
amministrazione Valentina Strambi
produzione ARCA AZZURRA TEATRO e OTTAVIA PICCOLO
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Regione Toscana – Comune di San Casciano Val di Pesa
si ringrazia la Fondazione Teatro Civico di Schio

foto di Luigi De Frenza