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Falstaff e il suo Servo

A proposito di questo spettacolo

Falstaff, uomo di disperata vitalità, è uno dei personaggi più popolari del canone shakespeariano, benché l’autore gli abbia dedicato, in modo univoco, uno solo dei suoi copioni, Le allegre comari di Windsor. Ma giganteggia nelle due parti di Enrico IV e la sua presenza ingombrante, anzi la sua assenza ingombrante, segna profondamente l’Enrico V. Con il suo ossessivo ottimismo, Falstaff sconvolge il conflitto tra volontà e destino che permea tutti i testi di Shakespeare: è l’alter ego di ogni grande protagonista del suo teatro.
Lo spettacolo trasferisce questo “duello” nel cuore delle avventure di Falstaff mettendogli di fronte un Servo che – come Iago – crede di poter addomesticare la realtà: una straordinaria coppia di attori ripercorre gli ultimi giorni di vita del protagonista (subito prima della sua tragica morte raccontata nell’Enrico V) e racconta il catalogo delle beffe subite da questo eroe tragicomico fino all’epilogo drammatico: la rottura con l’amico e allievo di sempre Enrico e l’abbandono in solitudine, lontano da quella guerra di Agincourt dove tutti gli altri – non lui – conquisteranno la gloria.

Dati artistici

di Nicola Fano e Antonio Calenda
da William Shakespeare
regia di Antonio Calenda
con Franco Branciaroli, Massimo De Francovich
e Valentina Violo, Valentina D’Andrea, Alessio Esposito, Matteo Baronchelli
produzione CTB Centro Teatrale Bresciano, Teatro de Gli Incamminati, Teatro Stabile d’Abruzzo