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Maleducazione transiberiana

Un lungo viaggio attraverso la sconfinata terra della pedagogia per l’infanzia

A proposito di questo spettacolo

Da Mary Poppins a Peppa Pig, da una Cenerentola postmoderna alle condizioni di lavoro di Holly e Benji, le fiabe e i cartoni animati plasmano per sempre la visione del mondo dei bambini. Ma quale ruolo giocano nelle politiche educative e commerciali?
Davide Carnevali, uno dei giovani drammaturghi più interessanti nel panorama italiano contemporaneo – già tradotto in varie lingue e qui al suo debutto come regista – indaga la psicopedagogia dell’infanzia chiamando in causa Fourier, Marx, Brecht, Benjamin fino a Ronald Reagan. E lo fa a suo modo, con ironia, per smascherare l’artificiosità della realtà. Si parla delle favole, delle filastrocche, dei cartoni animati, non più nati da sfoghi di fantasia, ma da un calcolo artificioso che impone mode e gusti.
Si tratta, in definitiva, di mettere in mostra – e, soprattutto, in ridicolo – i meccanismi di costruzione delle narrazioni e il modo in cui esse sono utilizzate per manipolare il comportamento del bambino, determinando il suo ruolo come produttore e consumatore nell’economia di mercato.

Durata: 1 ora e 15 minuti 

Dati artistici

una creazione di Davide Carnevali
con Federico Manfredi, Fabrizio Martorelli, Silvia Giulia Mendola
e la partecipazione di Caterina Capparucci / Angiolina Teresa Ruota

costumi Simona Dondoni
luci Silvia Giulia Mendola
video e suono Luca Plumitallo e Alberto Onofrietti
assistenza alla regia Giovanni Ortoleva
consulenza alla scenografia Katarina Stancic
consulenza alla drammaturgia Arianna Bianchi
produzione esecutiva Francesca Di Mauro
produzione Teatro Franco Parenti

foto di Angelica Kaufmann