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Deriva traversa

A proposito di questo spettacolo

Presso il Teatro Comandini

La solitudine è un aspetto costituente del mestiere del pastore. Gli permette un’immersione interiore totale e un lieve allontanamento dal visibile. Quando i pastori cantano, per intonarsi imitano il vento o il belato della pecora o della mucca. E attraverso la poesia cantata trasmettono una storia passata, tramandando la cultura in modo orale generazione dopo generazione. La risalita lungo il tempo però non abbandona la realtà attuale, si distacca solo dal mondo visibile.
La storia che i pastori poeti cantano si potrebbe intendere come un tentativo di decifrazione dell’invisibile, che avviene attraverso una discesa nel sé, una geografia del soprannaturale.

Dewey Dell

 

Dewey Dell lavora a nuove sperimentazioni legate alla danza che coinvolgano forme d’arte diverse. Attualmente divisi tra Berlino e Cesena, i quattro componenti del gruppo – i fratelli Agata, Demetrio e Teodora Castellucci e Eugenio Resta – seguono attitudini specifiche in ambiti che vanno dal linguaggio del corpo a quello del suono e dello spazio, in una costante modellatura collettiva dei materiali.
A Dead Forest Index – duo musicale dei fratelli Adam e Sam Sharry – unisce una profondità percussiva e orchestrale a un’indole vocale legata all’inno e alle armonie cicliche. Le loro canzoni sembrano riferirsi alla sfera spirituale della terra natale, la Nuova Zelanda, con influenze indiane e andaluse, con accenni al simbolismo allegorico di William Blake, nell’ascolto di universi sonori che vanno dai Taraf de Haidouks a Nico, Scott Walker, Swans.

Dati artistici

di DEWEY DELL & A DEAD FOREST INDEX
coreografia Teodora Castellucci
composizione corale, voci Adam Sherry e Sam Sherry / A Dead Forest Index
suono Demetrio Castellucci
assistenza alla coreografia Agata Castellucci
drammaturgia Vito Matera
realizzazione costumi Guoda Jaruseviciute
produzione DEWEY DELL 2017
coproduzione coproduzione Societas, progetto MUSE/ compagnia B
in collaborazione con Festival Danza Urbana e Festival Città delle Cento Scale

 

lo spettacolo è presentato nel contesto di MÀNTICA, osservatorio teatrale diretto da Chiara Guidi al Teatro Comandini