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Mère Ubu impresaria di teatro carcere

A proposito di questo spettacolo

Lo spettacolo diretto da Paolo Billi conclude la trilogia con gli attori della Compagnia del Pratello dedicata a Mère Ubu, personaggio femminile della celebre opera di Alfred Jarry, ispirandosi liberamente a L’impresario delle Smirne di Carlo Goldoni. Lo spettacolo è realizzato con i minori e i giovani adulti in carico ai Servizi della Giustizia Minorile Emilia-Romagna.
Mère Ubu, uscita finalmente dal carcere dove è stata folgorata dall’arte teatrale quale strumento di redenzione sociale, diventa impresaria di Teatro Carcere, novello teatro in cui provocare nel pubblico pietà, sconcerto e meraviglia. Mère Ubu e la sua improbabile compagnia si cimentano in uno spettacolo scorretto, contro i buoni sentimenti comuni, in un elogio dell’arte della dissimulazione: «Prima sembravo cattiva ma purtroppo non lo ero; ora invece sembro buona ma sono cattiva!», afferma.
Il Teatro del Pratello, società cooperativa sociale, ha per scopo fondamentale la promozione e l’integrazione delle persone nei contesti sociali più difficili e conflittuali; obiettivo che persegue attraverso il teatro, la scrittura, la danza, il video e tutte le forme di espressione creativa che riconosce come strumenti efficaci per il reinserimento e la valorizzazione delle persone. Prende il suo nome dalla via del Pratello, storica strada bolognese che ospita il carcere minorile della città.
Lo spettacolo rientra nel progetto annuale LE PATAFISCHE 2017 a cura del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna; conclude una serie di laboratori di teatro e di scenografia, realizzati da settembre a dicembre. All’interno dell’IPM di Bologna è stato realizzato il video di scena, elemento fondamentale della scenografia dello spettacolo.

Dati artistici

drammaturgia e regia Paolo Billi
aiuto regia Elvio Pereira De Assunçao
con la Compagnia del Pratello e Botteghe Moliere
con Maddalena Pasini, Susanna Accornero, Santo Crescente
visual project Manuela Tommarelli e Simone Tacconelli
scena Irene Ferrari
luci Flavio Bertozzi
organizzazione Amaranta Capelli
produzione TEATRO DEL PRATELLO COOP

Il progetto 2017 e lo spettacolo sono stati resi possibili dai contributi del Centro Giustizia Minorile Emilia Romagna, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna, della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Fondazione Carisbo