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Poltergeist

A proposito di questo spettacolo

“Poltergeist” è una parola tedesca che possiamo tradurre come spirito chiassoso, che si manifesta emettendo forti rumori in modo violento. Agisce o in un determinato ambiente di appartenenza, a cui lo spirito era legato in vita, o si verifica in presenza di una data persona.
«Ispirata da questo fenomeno – afferma Laura Pompetti – ho ideato un possibile racconto che l’inconscio umano fa della paura e dello stato di allerta che ne consegue».
Protagonista di questa scrittura, composta come un collage di eventi e ricordi, è una donna in stato di allerta costretta a fare i conti con le proprie paure e con quelle imposte dall’esterno. In una sorta di allenamento sempre in bilico fra lo stato vigile e quello ipnotico.
«Il suono – prosegue la Pompetti – è il secondo attore, il fantasma che crea spazi immaginari: il “Poltergeist”. Disegna ambientazioni, traccia traiettorie nel tempo, evoca suggestioni e stati d’animo. All’immagine visiva della scena si aggiunge un’immagine acustica. Poltergeist è una veglia elettrica per ricordi rumorosi, per manifestazioni non autorizzate dello spirito che cercano riscatto, richiamano gli istinti, tentano di uscire da una posa scattata nel momento meno opportuno, come quella che segna il destino di una foto».

Dati artistici

di e con Laura Pompetti
supervisione registica Marta Sappa
drammaturgia sonora Andrea Pelati
voce Massimiliano Briarava
assistenza tecnica Lara Monterastelli e Rossella Cabiddu
produzione LaQuiete Teatro
In residenza al "Cantiere Moline" dal 6 all'11 febbraio 2018