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Sogno di un uomo ridicolo

A proposito di questo spettacolo

Una lettura polifonica che attraversa vocalmente e musicalmente l’universo Dostoevskij.

Un racconto fantastico. Un viaggio cosmico nell’immensità dell’universo e negli abissi dell’essere umano.

Archiviozeta presenta, nell’ambito del progetto triennale dedicato allo scrittore russo Fëdor Dostoevskij, Il sogno di un uomo ridicolo.

Scritto nel 1877, il testo proposto dalla compagnia è un’anticipazione degli spettacoli che a luglio saranno a Villa Aldini e alla Rocchetta Mattei.

 “ Il sogno di un uomo ridicolo è del 1877 e comincia così: “Sono un uomo ridicolo. Adesso dicono che sono matto. Sarebbe anche una promozione, magari, se non fosse che per loro son rimasto ridicolo come prima”. Così scrive Paolo Nori di cui abbiamo scelto la traduzione sincopata di questo racconto”

In occasione del bicentenario della nascita dello scrittore russo archiviozeta affronterà in diversi modi la scrittura di Dostoevskij, studiandone racconti, romanzi ma anche lettere, articoli e saggi di recente pubblicazione.


Note

“Topografia Dostoevskij è un progetto triennale a cura di archiviozeta dedicato a Fëdor Dostoevskij, costituito da spettacoli pensati per scenografie straordinarie come il Cimitero Futa Pass (FI), Villa Aldini (BO), la Rocchetta Mattei (BO) ma anche da studi preparatori, incontri e letture drammatiche per luoghi più raccolti.

Chiave di volta dell’intera drammaturgia è la relazione tra il momento drammatico che stiamo vivendo a causa della pandemia e il viaggio che Dostoevskij nel 1862 intraprese in una Europa malata, viaggio che sconvolse la sua anima e lo trasformò in un uomo del sottosuolo.” 

archiviozeta

Durata: 1 ora

Dati artistici

di Fëdor Dostoevskij
traduzione Paolo Nori
con Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
partitura musicale Patrizio Barontini
violoncello Francesco Canfailla
percussioni Luca Ciriegi

archiviozeta
progetto Topografia Dostoevskij
a cura di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni