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Super

Un grasso supereroe

A proposito di questo spettacolo

Super nasce dall’osservazione politica della realtà esterna. Il testo tratta della condizione politica della Capitale e, di conseguenza, della Nazione. La Città nella quale è ambientato il testo è una città depressa così come la sua popolazione. Ma il tema politico fa da sfondo a quello che è il tema principale. In Super, un grasso supereroe ci troviamo in un mondo dove Batman e Robin sono morti, Superman è scomparso, Jeeg Robot Mazinga e Daitarn III sono rimasti vittima di una tempesta elettromagnetica. La depressione della Città corrisponde alla depressione del personaggio principale: un supereroe che è ingrassato oltremodo e ha perso i superpoteri; ora è un semplice  uomo che non sa volare. La sua è una depressione umana: Super è un personaggio rabbioso, grasso, cieco agli eventi esterni. Questo stato di passività viene interrotto grazie a qualcuno che gli apre gli occhi, mostra a Super cosa sta succedendo nella Capitale. Una Capitale deserta, con negozi distrutti e ronde razziste che gridano cori razzisti e distruggono i teatri. Super inizia così un percorso di risalita, di formazione, o meglio, di ri-formazione. Il suo cercare sarà uno spostarsi da un posto all’altro della Capitale. L’ex supereroe, ormai semplice uomo, torna a mettersi in gioco e decide di affrontare la crisi della Città e, parallelamente, affrontare anche la propria crisi umana. Affrontare la crisi della Città vorrà dire fare i conti con la propria pancia ormai grassa, con l’aver perso i suoi poteri, con l’aver lasciato per sempre la giovinezza ed essere entrato nell’età adulta.

 

Dati artistici

di Matteo Prosperi
regia Lorenzo Montanini
con Matteo Prosperi
costumi Valentina Cardinali Dettori
maschera Gabriele Stazi
disegno luci Francesco Felaco
in collaborazione con Tangram Teatro
In residenza al "Cantiere Moline" dal 10 al 15 aprile 2018