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Teatri abitatori di città - Theatres denizen of cities

Giornate internazionali di studio e riflessioni – International workshop
15 – 16 – 17 febbraio 2018 // 
Modena – Bologna – Cesena

Il teatro, lo spazio in cui una comunità si raccoglie, dove riflette su se stessa e dà un volto, una forma, ai suoi sogni, svelati e rimossi. Il palcoscenico, lo specchio distorto dentro cui una società si osserva, magari di sbieco, e prova a capirsi, a orientare il suo domani. Sin dall’antichità il teatro è ancorato alla sua città, ed essa stessa rappresenta l’orizzonte irrinunciabile del suo agire e quasi la misura del suo essere. Poleis – e quindi politica –, per un verso, e teatri, per l’altro: facce complementari di una stessa medaglia. Ma cosa significa oggi, in un tempo tanto ambiguo come quello che viviamo, incline a muoversi su scala globale ma attraversato da opposte pulsioni di chiusura e ripiegamento su di sé, parlare del rapporto tra teatro e città? Cosa rimane, nel nostro presente, che si percepisce in negativo, epoca del «dopo» o dell’«oltre», di quel lungo e fecondo abbraccio?
Al termine di questi nostri anni dieci, avvolti nella confusione tra dimensione pubblica e privata, presi dal desiderio di liquidare le ideologie collettive, ma anche pervasi da un profondo bisogno di recuperare le ragioni della comunità, non è forse possibile immaginare un altro modo in cui i teatri possano abitare i contesti urbani – e viceversa?
Scovare qualche risposta è la sfida del convegno internazionale Teatri abitatori di città, pensato da ERT Fondazione in avvio del nuovo triennio artistico (2018-2020), guidato dall’idea di «un teatro per tempi interessanti».
Una tre giorni, in tre delle cinque città sedi dei teatri ERT (ovvero Modena, Bologna, Cesena), per sviluppare riflessioni, suggerire problemi e individuare prospettive. Tre giorni, dunque, per ascoltare e condividere politiche culturali ed esperienze dei teatri di oggi, in un dialogo tra interlocutori internazionali e le realtà dei differenti contesti urbani in cui Emilia Romagna Teatro si trova ad operare.

 

Oltre un secolo fa, al sorgere della società di massa e delle immense metropoli, dilagava il fenomeno dei piccoli teatri d’arte. Lukács ne annotava il paradosso: li chiamava teatri aristocratici, destinati – secondo lui – a distruggere una delle «componenti essenziali» del teatro stesso. Invocava allora il ritorno di sale grandi, capaci idealmente di accogliere tutta una comunità, con le sue centinaia di migliaia, anzi i suoi milioni di abitanti. Perché, in fondo, per Lukács un teatro necessario deve essere un teatro democratico, ossia un teatro a misura di città.
E oggi? Il palcoscenico, la sala, le gallerie, i vecchi palchi e le nuove gradinate sono ancora il luogo in cui ogni comunità/città riflette il e sul proprio presente? Per tentare una risposta, è a partire dallo stesso presente che dobbiamo muoverci, e poi tracciare le direzioni sceniche da intraprendere. Un oggi denso, naturalmente, che non sia soltanto un punto di transito tra lo ieri e il domani, ma il risultato della stratificazione del passato e un vitale serbatoio di futuro. Un oggi molteplice, talvolta sfuggente, di sicuro irriducibile, ma da cogliere nei suoi tratti dominanti. In cosa consiste, però, questo nostro oggi e quali sono i suoi segni più forti? In tre giorni non si formula una risposta ultima e il convegno non cerca di risolvere tutte le domande che pone. D’altronde ragionare intorno a questioni complesse è un esercizio che non si fa per arrivare a risposte sicure. Si tratta di dipanare dei nodi, certo, ma sapendo che non si potrà scioglierli. Può dunque essere qualcosa di più prezioso: l’occasione per scambiarsi sguardi, impressioni radicate e visioni ampie sul nostro tempo, un tempo glocale, e provare a raccontare ancora il mondo d’oggi, come voleva Brecht, per mezzo del teatro.

Claudio Longhi

Programma:

Giovedì 15 febbraio // Modena

Ex Centrale AEM, viale Buon Pastore 43

10.30 Registrazione dei partecipanti

11.00 Apertura dei lavori
Massimo Mezzetti (Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna)
Gianpietro Cavazza (Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Modena)
Giuliano Barbolini (Presidente ERT Fondazione)
Claudio Longhi (Direttore ERT Fondazione)

12.30
Michael De Cock (Direttore del KVS)

Pausa pranzo

14.30
Marina Davydova (Direttrice del NET Festival)

Commento agli interventi a cura di

Febo Del Zozzo (Laminarie/DOM la cupola del Pilastro), Michele Di Giacomo (Alchemico Tre) e Gian Battista Giocoli (Piccolo Teatro del Baraccano)

15.45 Pausa caffè

16.00
Davide Carnevali (Drammaturgo)

16.30
Vincent Baudriller (Direttore del Théatre Vidy-Lausanne)
Daniele Del Pozzo (Gender Bender)
Cesare Ronconi (Ciò che ci rende umani – Teatro Valdoca)

Commento agli interventi a cura di
Stefano Casi (Teatri di Vita) e Valentina Pagliarani (Associazione Katrièm)

Conducono e concludono la giornata
Claudia Cannella (HYSTRIO Trimestrale di teatro e spettacolo) e Andrea Marcheselli (Gazzetta di Modena)

Venerdì 16 febbraio // Bologna

Fondazione MAST, via Speranza 42

9.00 Registrazione dei partecipanti

9.30 Apertura dei lavori
Matteo Lepore (Assessore alla Cultura del Comune di Bologna)
Giuliano Barbolini (Presidente ERT Fondazione)
Claudio Longhi (Direttore ERT Fondazione)

10.00
Chiara Guidi (Màntica – Societas)
Theodoros Terzopoulos (Direttore del Theatro Attis)

Commento agli interventi a cura di
Mariano Dammacco (Piccola Compagnia Dammacco) e Massimo Simonini (Teatro San Leonardo – Angelica)

11.30 Pausa caffè

12.30
Saskia Sassen (Columbia University) e Richard Sennett (London School of Economics)

Pausa pranzo

14.30
Franco Ruffini (Università degli Studi Roma Tre)
Marco De Marinis (Università di Bologna)

15.45 Pausa caffè

16.00
Marco De Michelis (Università Iuav di Venezia)

16.30
Alejandro Tantanian (Direttore del Teatro Cervantes – Teatro Nacional Argentino)
Federica Rocchi (Andante Modena)

Commento agli interventi a cura di
Lucio D’Amelio (Teatro Testoni Ragazzi – La Baracca) e Dario Giovannini (Aidoru Associazione)

Conducono e concludono la giornata
Anna Bandettini (la Repubblica) e Piero Di Domenico (Corriere della Sera)

Sabato 17 febbraio // Cesena

Palazzo del Ridotto, Piazza Almerici 12

9.00 Registrazione dei partecipanti

9.30 Apertura dei lavori
Christian Castorri (Assessore alla Cultura del Comune di Cesena)
Giuliano Barbolini (Presidente ERT Fondazione)
Claudio Longhi (Direttore ERT Fondazione)

10.00
Nicola Bonazzi (Futuri Maestri – Teatro dell’Argine)
Elena Di Gioia (Agorà – Liberty)

Commento agli interventi a cura di
Federica Rocchi (Amigdala) e Riccardo Palmieri (Čajka Teatro d’Avanguardia Popolare)

11.30 Pausa caffè

12.00
Antoni Ramon Graells (Universitat Politècnica de Catalunya)

Pausa pranzo

14.30
Gianina Cărbunariu (Direttrice del Teatrul Tineretului)
Massimo Carosi (Festival Danza Urbana)
Pietro Floridia (Quartieri teatrali – Cantieri Meticci)

Commento agli interventi a cura di
Fiorenza Menni (Ateliersi), Magda Siti (Drama Teatro)

16.30 Pausa caffè

17.00
Pawel Sztarbowski (Direttore del Teatr Powszechny)
Nicola Borghesi e Enrico Baraldi (Festival 20 30)
Monica Marotta (Maxim Gorki Theater)

Commento agli interventi a cura di
Stefano Te (Teatro dei Venti)

Conducono e concludono la giornata
Claudio Cumani (il Resto del Carlino) e Andrea Porcheddu (glistatigenerali.com)

TUTTI GLI INCONTRI SONO AD INGRESSO LIBERO

Info: Emilia Romagna Teatro Fondazione
Tel. 059.2136010/38
info@emiliaromagnateatro.com

 

Informazioni utili  // come raggiungere la Fondazione MAST di Bologna:

  • In autobus – l’autobus n°19 parte dal centro Bologna, scendere alla fermata Centro Vittoria all’inizio di Via Speranza
  • In treno – la stazione centrale dista circa 4 km dal MAST, facilmente raggiungibile in taxi o con gli autobus 81 o 91 – fermata Pontelungo
  • In auto – dall’autostrada A1 Milano-Bologna prendere l’uscita Bologna-Casalecchio e procedere in direzione “Porrettana SS64 / Bologna stadio / Casalecchio centro”. Uscire in corrispondenza di “Tangenziale / Centro / Certosa / Stadio” e prendere la terza uscita alla rotonda procedendo su viale Togliatti. Svoltare su via Battindarno e prendere successivamente via Vittoria. Dopo 350 mt svoltare a destra e procedere su via Speranza

In collaborazione con 

Si ringrazia

L’ex Centrale AEM è la nuova sede del Laboratorio Aperto del Comune di Modena dedicato alla cultura, allo spettacolo e alla creatività. È un intervento finanziato dall’Unione europea, nell’ambito del POR FESR ASSE 6 – Città attrattive e partecipate.