Arizona
A proposito di questo spettacolo
Fabrizio Falco dirige e interpreta, con Laura Marinoni, un testo del prolifico drammaturgo, sceneggiatore e regista, di teatro e cinema, spagnolo Juan Carlos Rubio. Una storia più che mai attuale, nel suo racconto dei conflitti al confine USA-Messico, sulla violenza dilagante nel mondo occidentale.
George e Margaret sono una stramba coppia americana, lei con il mito di Julie Andrews, lui calato nel suo rassicurante machismo. I due arrivano nel deserto dell’Arizona perché fanno parte del progetto “Minute Man”, una milizia civile, selezionata dal governo, che ha il compito di difendere i confini dai pericolosi vicini del Sud. Non possono abbassare la guardia. Il sole implacabile del deserto che asciuga tutto è onnipresente, simbolo di aridità e infertilità, metafora della sterile relazione tra i personaggi e l’immaginario mondo dell’altro da sé. Un umorismo surreale serpeggia in tutto il testo, in cui la lingua, detentrice di collegamenti e identità, è il principale fattore scatenante di incomprensioni e di abuso di potere.
In questo universo di costante sospetto, il linguaggio produce distanza e isolamento, “le parole belle possono essere male interpretate” riusciranno a metterli pericolosamente contro.
Il mondo esterno si presenta attraverso una radio, dove melodie di commedie musicali americane e notizie inquietanti scivolano addosso ai personaggi, resoconto di una totale indifferenza alle miserie degli esseri umani, lacerati tra fondamentalismi di diversa natura, propiziatori di intolleranza e bigottismo.
Un mondo apparentemente rassicurante, quasi da commedia musicale a colori, fino a quando i confini cominceranno ad aprire abissi attraverso cui i personaggi precipitano. Quando Margaret inizia a porsi troppe domande, la commedia musicale che sembra essere la colonna sonora della loro esistenza si trasformerà in una tragedia cruenta.
Il testo di Juan Carlos Rubio, scritto nel 2005 sembra essere stato profetico. Dodici anni dopo, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di costruire un muro che separa il suo paese dal Messico. In Europa e nel mondo il rigurgito di intolleranza per le differenze e la tragedia dei migranti rendono Arizona di sconcertante attualità, ma con il merito di non sfociare mai nella cronaca, passando con grande equilibrio dal realismo sociale alla finzione distopica. Un testo che ci invita a riflettere sul nostro conformismo, le nostre responsabilità, le nostre paure, le nostre miserie.
Durata: 1 ora e 10 minuti
Se vuoi entrare nel mondo di Arizona, ascolta la playlist di Laura Marinoni e Fabrizio Falco creata per Cosa suona in teatro un progetto di Zero Bologna in collaborazione con ERT Fondazione
Leggi la presentazione dello spettacolo: Arizona – Ri-troviamoci al confine di Luca d’Arrigo e Verdiana Vono allievi del corso Perfezionamento Dramaturg Internazionale, nell’ambito dell’operazione “Per un sistema internazionale: Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro” Rif. PA 2018-9877/RER, approvata con DGR 1208/2018 del 30/07/2018 e cofinanziata da Fondo Sociale Europeo, (Progetto 3)
ascolta la puntata de L’ora del vero sentire, la rubrica a cura di Piera Raimondi Cominesi/ Cultura della Regione Emilia-Romagna
#1 // ARIZONA CON LAURA MARINONI
In Tournée
Dati artistici
si ringrazia per la collaborazione Davide Cirri
direttore tecnico Robert John Resteghini
direttore di scena Lorenzo Trucco
capo elettricista e fonico Giuseppe Tomasi
scene costruite nel Laboratorio di Emilia Romagna Teatro Fondazione
responsabile e capo costruttore Gioacchino Gramolini
costruttori Riccardo Benecchi, Riccardo Betti, Sergio Puzzo
scenografi decoratori Ludovica Sitti (capo), Sarah Menichini, Benedetta Monetti, Rebecca Zavattoni
si ringrazia Boutique Doria 1905
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione
foto Marina Alessi