Arlecchino nel futuro
Debutto: Teatro delle Passioni, Modena, 10/12/2024
A proposito di questo spettacolo
Autori di una pluriennale ricerca su un teatro d’arte a vocazione popolare, il drammaturgo, regista e pedagogo teatrale Mariano Dammacco e l’attrice Serena Balivo presentano un nuovo testo originale.
Arlecchino nel futuro è una farsa ambientata nel Nord Italia esattamente fra un secolo, nell’anno 2124: una visione popolata da androidi, astronavi, paure e speranze. In questo racconto ipotetico l’umanità non si è estinta, non c’è stata una guerra atomica né un asteroide ha impattato sulla Terra, ma fa molto caldo, e il genere umano è pronto a migrare sulla Luna dove spera di trovare un futuro migliore.
«Di fronte alle gravi questioni alle inquietudini e alle inevitabili paure rispetto al futuro, dalla crisi climatica alle incognite legate agli ulteriori sviluppi dell’intelligenza artificiale e della tecnologia, la scelta di una farsa risponde alla volontà di condividere con gli spettatori uno sguardo su argomenti sensibili scartando un taglio da reportage o saggio sociologico e affidandoci invece agli strumenti tradizionali del Teatro: un racconto, dei personaggi con i loro conflitti, sentimenti e contraddizioni, per provare insieme a non giudicarci bensì a osservarci e interrogarci, con leggerezza e allegra sfrontatezza […] I protagonisti parlano due lingue l’italiano e, per lo più, una lingua simil-veneta, diciamo schiarita, un po’ italianizzata in modo da risultare sempre comprensibile a tutti, offrendo all’orecchio dello spettatore una musicalità che richiami quella delle commedie goldoniane, in modo da essere riconoscibile come uno spettacolo con Arlecchino e le altre maschere della Commedia dell’arte, però con uno scenario, una storia, un canovaccio e parole del tutto nuovi, inediti».
Mariano Dammacco
prima assoluta
Durata: 1 ora e 15 minuti
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Dati artistici
scene costruite nel Laboratorio di Scenotecnica di ERT
responsabile del Laboratorio e capo costruttore Gioacchino Gramolini
costruttori Tiziano Barone, Sergio Puzzo, Veronica Sbrancia, Leandro Spadola
scenografe decoratrici Benedetta Monetti con Alice Di Stefano, Bianca Passanti, Martina Perrone
direttore tecnico Massimo Gianaroli
elettricista Sergio Taddei
sarta realizzatrice e di scena Eleonora Terzi
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
foto di Matilde Piazzi