Metamorfosi
A proposito di questo spettacolo
Dopo 1984, il pluripremiato regista Matthew Lenton, direttore artistico e fondatore della compagnia Vanishing Point con sede a Glasgow, già insegnante presso il Royal Conservatoire of Scotland e primo direttore britannico dell’École des Maîtres, torna a collaborare con Emilia Romagna Teatro Fondazione: lo spettacolo The Metamorphosis, in programma nell’ambito di VIE festival al Teatro Bonci di Cesena nel febbraio 2020 e sospeso a causa dell’emergenza da Covid-19, debutta ora nel riallestimento italiano.
La metamorfosi è il più celebre, tragicomico e iconico racconto di Franz Kafka: è la storia di un uomo ordinario che una mattina, improvvisamente, scopre di essersi trasformato in un enorme insetto. Immediatamente capisce di avere problemi più importanti dell’essere in ritardo a lavoro. La sua famiglia, sconcertata da questa bizzarra condizione, lo rinchiude nella sua stanza, restia ad accettare che da qualche parte, dentro quel colossale insetto, si nasconda il vero Gregor Samsa. Con la sua cifra visionaria – il gioco fra buio e luce, il prisma voyeuristico di uno schermo e la relazione tra voci interne e fuori campo – la regia di Lenton catapulta gli spettatori nel mondo capovolto del protagonista. Le scene e i costumi sono di Kenneth MacLeod, il disegno luci di Simon Wilkinson mentre il tappeto musicale è del sound designer Mark Melville (che aveva già curato il suono di 1984).
Note:
“Metamorfosi è fratello o sorella gemella di 1984. La creazione di 1984 per ERT Fondazione ha, infatti, fortemente influenzato la mia decisione di trovare un’altra storia da adattare per il teatro. Quale storia però? Ho letto La metamorfosi da ragazzo e ne rimasi deluso. “Davvero?”, pensai. “Un uomo si trasforma in insetto e la sua famiglia ne è sconvolta. Tutto qui?” Rileggendolo vent’anni dopo, la mia reazione è stata molto diversa. Proprio come 1984, il racconto sembra parlare del mondo che vedo intorno a me, una storia vecchia ma totalmente aderente al presente che viviamo oggi. Si racconta di quanto sia facile sentirsi diversi da tutti gli altri. Ma, ancora più importante, di quanto sia facile per gli altri avere paura di qualcuno solo perché diverso, e quindi per la maggioranza avere paura della minoranza. È una questione complessa, ci consente di capire perché la maggioranza può avere paura: Gregor Samsa finisce comunque per trasformarsi in insetto. Chiunque si spaventerebbe trovandosi un insetto gigante in casa, anche se fosse suo fratello, no? Come reagiremmo? Fino a quando riusciremmo a essere affettuosi e pazienti? Conducendo il pubblico all’interno della mente di Gregor, la storia finisce per suscitare la nostra empatia nei suoi confronti. Ci porta a domandarci, e se succedesse a me? Quale reazione mi aspetterei dagli altri se fossi io al suo posto? Mi auguro di riuscire a salvaguardare la meravigliosa oscurità e il tipico umorismo di questa storia kafkiana, a tratti davvero divertente. Come nelle sue migliori opere, anche in questo caso, l’autore è in grado ad esplorare temi molto seri riuscendo, di tanto in tanto, a far ridere.”
Matthew Lenton
prima assoluta della versione italiana
Dati artistici
scene e costumi Kenneth MacLeod
disegno luci Simon Wilkinson
design del suono e composizione musicale Mark Melville
direttore tecnico Massimo Gianaroli
direttore di scena e capo macchinista Lorenzo Martinelli
aiuto macchiniste e attrezziste Eugenia Carro e Rebecca Zavattoni
capo elettricista Uria Comandini
fonico Massimo Nardinocchi
trovarobato Rebecca Zavattoni
sarta Eleonora Terzi
interprete Camilla Russo
supporto tecnico Giovanni Belvisi, Stefano Cortesi, Paolo Guidi
foto di scena Guido Mencari
documentazione video Matteo Toni