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Che coss’è l’amor

Che coss’è l’amor

Tre podcast per la festa di San Valentino

Il discorso sull’amore è molteplice e, per sua natura, sfuggente. Si alimenta di percorsi e sentieri labirintici, di fulgide accensioni e di improvvisi ripiegamenti. Vi si mescolano pulsioni e idealità eterogenee, toni e timbri ora leggeri e ironici, ora drammatici o struggenti, nel segno di differenti sensibilità e temperamenti. L’amore pensato, raccontato e celebrato (dunque, prima di tutto, inventato) attraverso le parole ci parla di una tensione vitale che smargina dai suoi confini, di una modalità di stare al mondo che, secondo Z. Bauman, “ogni volta parte dall’inizio, mettendo a nudo la superfluità di trame passate e la vacuità di ogni trama futura”.
Nella settimana della festa di San Valentino, Emilia Romagna Teatro Fondazione propone una piccola e giocosa esplorazione delle diverse tracce e degli infiniti significati dell’amore. Un viaggio in tre tappe – o meglio, una sinfonia di parole in tre movimenti – che scandaglia l’energia (e il mistero) dell’amore da angolazioni complementari, muovendo dalla cerebrale e seducente indagine lessicale di R. Barthes (Frammenti di un discorso amoroso), passando per una breve selezione di alcune delle poesie più significative sul tema, e giungendo allo spiazzante romanzo in versi della poetessa e classicista A. Carson (Autobiografia del Rosso). Le letture a cura di Michele Lisi, Paolo Minnielli e Giulia Trivero – attori della Compagnia permanente di ERT – evocano, così, il potere performativo delle parole, ossia la loro capacità di dare forma e colore a “una traversata / tra le stelle e le pietre” verso una terra nota, conosciutissima, eppure sempre straniera.

Un dizionario dell’amore
da Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes (Einaudi, 2001)
letture a cura di Michele Lisi e Giulia Trivero (Compagnia permanente di ERT Fondazione)
supervisione registica a cura di Silvia Rigon
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione

Libro di culto, Frammenti di un discorso amoroso di R. Barthes è l’appassionata dichiarazione della difficoltà – se non impossibilità – di scrivere l’amore così come la conseguente e ostinata volontà di continuare a parlarne, perdendosi tra i suoi meandri e le sue innumerevoli rifrazioni. Non un “manuale”, a detta di P. V. Tondelli, ma “un’indagine dei movimenti amorosi”, una semiotica e una semantica dell’amore sotto forma di dizionario, più che mai attuale: Michele Lisi e Giulia Trivero ne leggono alcuni lemmi dando vita a un ideale dialogo a due voci.


L’amore in versi
selezione di poesie di Adonis, Wystan Hugh Auden, Ingeborg Bachmann, Milo De Angelis, Mariangela Gualtieri, Alda Merini, Silvia Plath, Edoardo Sanguineti
letture a cura di Paolo Minnielli e Giulia Trivero (Compagnia permanente di ERT Fondazione)
supervisione registica a cura di Silvia Rigon
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione

La poesia – con le parole di D. Piccini, la “forma meno deperibile del discorso umano” – si è da sempre misurata con l’enigma e la fascinazione dell’amore, nel tentativo di afferrarne l’essenza, di capire cosa lo nutre e quali sono le sue radici. Attraverso le interpretazioni di Paolo Minnielli e Giulia Trivero, alcuni densi componimenti di affermate voci poetiche nazionali (M. De Angelis, M. Gualtieri, A. Merini, E. Sanguineti) e internazionali (Adonis, W. H. Auden, I. Bachmann, S. Plath) declinano le differenti espressioni dell’amore in una ricchezza di esperienze, stilemi, forme e linguaggi.


Dire un’avventura d’amore
da Autobiografia del Rosso di Anne Carson (La nave di Teseo, 2020)
letture a cura di Michele Lisi e Paolo Minnielli (Compagnia permanente di ERT Fondazione)
supervisione registica a cura di Silvia Rigon
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione

Nei frammenti di Stesicoro (antico poeta greco), Eracle – eroe e semidio – ammazza il mostro Gerione nella decima delle sue fatiche. Con Autobiografia del Rosso A. Carson, raffinata poetessa e classicista nata a Toronto, riplasma la storia di queste due figure, immaginando una loro moderna avventura d’amore, intrisa delle ansie e dei turbamenti del nostro tempo. La magistrale scrittura dell’autrice prende corpo nelle voci di Michele Lisi e Paolo Minnielli, che leggono alcuni estratti dal romanzo in versi: attraverso il percorso di vita di Gerione (il Rosso del titolo, per il colore della pelle) ed Eracle, emerge una rappresentazione dell’amore pensato e detto quale flusso vitale, che sembra non avere un inizio esatto né una possibile conclusione, e dal quale nessuno può dirsi escluso.

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