Le Gattoparde
L'ultima festa prima della fine del mondo
A proposito di questo spettacolo
Una commedia rumorosa e danzante, un valzer in cui si mescolano sacro e profano, letteratura e canzonetta, barocco siciliano e pop scatenato.
Chi sono le Gattoparde?
Ultime esponenti di una classe nobile in via di estinzione, oppure creature multiformi e spudorate, che attraversano i tempi cambiando pelle e pelliccia? Rivoluzionarie o reazionarie?
In uno spazio scenico essenziale, le drag queen si offriranno alla vista, smaccate ed eccessive, più che mai creature ibride, caratterizzate da una compresenza di segni maschili e femminili, avvolte da canzoni e impegnate in interminabili danze.
Note:
“Il nostro spettacolo è una grande festa cui è invitato tutto il paese: un ballo lungo tutta una vita e tutta una Storia, un eterno e ciclico presente che non trova sbocchi, la trappola di una bellezza mortale che addormenta le coscienze, una continua rivoluzione mancata.
Questo non è un adattamento del Gattopardo, ma un’invenzione, un ragionamento scenico, una follia in forma di teatro. Guardando il nostro passato (nazionale, culturale e personale) e guardando il presente (continuamente risospinto nel passato) cerchiamo un altrove: se non il futuro, la possibilità di immaginarlo. Alla ricerca di uno spettacolo che sia libero, proprio come la Carrà, che si liberò dal giogo della lacca con i suoi famosi colpi di testa.
Le Gattoparde è stato commissionato da Antonio Latella per la Biennale Teatro 2020, il cui tema di indagine era la censura.”
Dati artistici
costumi Daniela Cernigliaro
scene Maria Spazzi
musiche e suono Gianluca Misiti
luci Luna Mariotti
produzione Aparte Soc. Coop., Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano, Teatro Metastasio di Prato, Emilia Romagna Teatro Fondazione
foto di Matteo Colombo e Valentina Bianchi