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Focus Pasolini

COME DEVI IMMAGINARMI

IL PROGETTO

Come devi immaginarmi è un progetto dedicato a Pier Paolo Pasolini, ideato da Valter Malosti insieme al critico d’arte, scrittore e accademico Giovanni Agosti, che si inscrive nelle celebrazioni per il centenario della nascita dell’autore (Bologna, 1922). 

Il progetto di ERT aspira a condurre un confronto diretto con l’opera di Pasolini, sfuggendo alle più facili e corrive mitologie del maledettismo.
Per la prima volta si intende presentare sulle scene, in una sola stagione, contemporaneamente, l’intero corpus dei testi teatrali che Pasolini ha scritto, pur in alcuni casi rielaborandoli anni dopo, in un ristretto giro di mesi, nella primavera del 1966.

I sei spettacoli

I sei spettacoli sono affidati, quanto alla regia, soprattutto a giovani registe e registi, e a giovani interpreti a confronto con importanti attori e attrici e maestri della scena.

Si parte da Calderón, diretto da Fabio Condemi, che incontra nuovamente le parole di Pier Paolo Pasolini. Lo spettacolo è una delle 9 produzioni internazionali selezionate nell’alveo della rete europea PROSPERO Extended Theatre di cui ERT è partner, insieme a prestigiose istituzioni.

Giorgina Pi e il collettivo Bluemotion affrontano Pilade, il sequel scritto da Pasolini dell’Orestea di Eschilo, il parigino Stanislas Nordey – tra i maggiori registi e pedagoghi europei, nonché direttore del Teatro Nazionale di Strasburgo – rilegge Bestia da stile all’interno del Corso di Alta Formazione della Scuola Iolanda Gazzerro in un nuovo percorso di alta formazione immaginato da ERT a partire dal 2023.

Federica Rosellini e Gabriele Portoghese condurranno una loro personale ricerca su Orgia, che prosegue idealmente il lavoro che ha preso avvio al Centro Teatrale Santacristina nell’estate 2021. Porcile sarà oggetto di un inedito incontro artistico tra Michela Lucenti e il suo Balletto Civile con Nanni Garella e i suoi preziosi attori di Arte e Salute. A chiudere il cerchio è Affabulazione di Marco Lorenzi, che convoca gli archetipi della famiglia di oggi attorno alle ombre delle vicende di Edipo re, in quella che lo stesso Pasolini definì una «tragedia che finisce ma non comincia».

ARCHIVIO DIGITALE

Accanto al progetto teatrale si sviluppa il progetto speciale finanziato e sostenuto dal Ministero della Cultura, un articolato progetto di indagine – tra palco, materiali testuali e archivi  – affidato a un gruppo interdisciplinare e intergenerazionale, a cui si associano le Università di Bologna e Modena. Tra gli approfondimenti spicca la presenza a maggio 2023 di Massimo Recalcati in occasione delle repliche di Affabulazione. A ogni spettacolo è associata la figura di prestigiosi studiosi che accompagneranno con il loro sguardo il progetto, sono Marco Antonio Bazzocchi, Gerardo Guccini, Stefano Casi, Massimo Fusillo, Angela Albanese e Cristina Valenti.

Tra palco e archivi

In primo piano

Bestia da stile: foto di scena Luca Del Pia
Bestia da stile: foto di scena Luca Del Pia
Orgia: foto di Margherita Caprilli
Orgia: foto di Margherita Caprilli
Affabulazione: foto di scena Giuseppe Distefano
Affabulazione: foto di scena Giuseppe Distefano
Affabulazione: foto di scena Giuseppe Distefano
Affabulazione: foto di scena Giuseppe Distefano
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Affabulazione: Trailer
Porcile: foto di Luca Del Pia
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Porcile: video prove con Michela Lucenti
Porcile: foto di Luca Del Pia
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Pilade: Trailer
Pilade: foto di Guido Mencari
Pilade: foto di Guido Mencari
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Calderon: approfondimento di Stefano Casi
Calderon: foto di Luca Del Pia
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Video: intervista a Fabio Condemi
Calderon: foto di Luca Del Pia

Appuntamenti collaterali

Lampyris Noctiluca

LO SGUARDO DI UNA NUOVA GIOVENTU'

A fornire una risposta all’attualità inesausta di una lezione etica e politica, che ha segnato più di una generazione. Il carattere del progetto si lega strettamente alla preoccupazione pedagogica di Pasolini, che informa la sua intera attività, dalla scuoletta di Versuta, creata all’indomani della guerra, fino alle lettere a Gennariello, poco prima della morte: l’ossessione per la perdita e la necessità di tenere in vita la memoria e la tradizione (“sono una forza del passato”).

Questo ambizioso progetto rappresenta una sfida nel paesaggio della cultura italiana di oggi: una sfida sui contenuti e sulla lingua, anche per le dimensioni, così fuori misura rispetto ai formati correnti.

Un ringraziamento particolarmente sentito va a Graziella Chiarcossi, erede di Pier Paolo Pasolini, per aver concesso i diritti delle sue opere teatrali ed aver accolto con entusiasmo questo avventuroso progetto.