Memorie di un pazzo
A proposito di questo spettacolo
Memorie di un pazzo è il racconto della vita di Poprishchin, impiegato statale di basso livello, che ambisce alle attenzioni di una donna bellissima, figlia di un alto funzionario, della quale si è innamorato. Il diario è la cronaca della sua graduale deriva verso la pazzia.
Man mano che la sua follia diventa più profonda, crede di aver scoperto che due cani stanno tenendo una corrispondenza epistolare. Finirà per pensare di essere l’erede al trono di Spagna.
Rinchiuso in manicomio, è convinto di prendere parte a una
strana incoronazione. È così che nella follia Poprishchin raggiunge la grandezza.
La vicenda di questo anti-eroe solleva va numerosi interrogativi.
Com’è possibile, per un individuo come lui, sopravvivere in un mondo enorme, pieno di informazioni, eventi, notizie e con gerarchie? Qual è la strada per ottenere la propria libertà individuale?
Possiamo accettare le condizioni, i limiti e allo stesso tempo sognare qualcosa di grande e diverso o esiste un’altra strada?
Verso cosa andiamo tutti come individui? Esiste una forma di libertà parallela?
Spettacolo in italiano e georgiano con sovratitoli in italiano
Dati artistici
coreografia Gia Marghania
disegno costumi Nino Surguladze
adattamento musicale Zurab Gagloshvili
assistente alla regia Nino Kalandadze
direttore tecnico Robert John Resteghini
direttore di scena Sergio Taddei
macchinisti Andrea Bulgarelli, Sergio Puzzo
elettricista Vincenzo De Angelis/ Flavio Bertozzi
fonico Alberto Irrera
attrezzista Elena Giampaoli
scene realizzate da Gioacchino Gramolini e Sergio Puzzo nel laboratorio di Emilia Romagna Teatro Fondazione
produzione Kote Marjanishvili State Drama Theatre, Emilia Romagna Teatro Fondazione