COGNE, IL PRIMO DELITTO MEDIATICO
In una villetta vicino a Cogne viene ucciso un bambino di appena tre anni. La Corte Suprema di Cassazione riconosce come colpevole del delitto la madre, Annamaria Franzoni, protagonista di un caso mediatico senza precedenti.
Il numero di infanticidi commessi in Italia è cresciuto notevolmente rispetto al passato. Cosa si cela dietro alla cosiddetta “maternity blues?”
Si parte dal caso di Anna Maria Franzoni, accusata dell’omicidio del figlio Samuele, per analizzare un fenomeno ampio e complesso. Nel 2008 la Corte Suprema di Cassazione ha riconosciuto colpevole del delitto la madre che ha scontato 6 anni di carcere e 5 di detenzione domiciliare. Il caso ebbe grande rilevanza mediatica anche a causa dell’uso del mezzo televisivo e nelle prime fasi processuali divise l’opinione pubblica. Ma da allora molti altri casi di infanticidio hanno riempito le pagine di cronaca fino ad arrivare al recentissimo omicidio della piccola Diana lasciata morire di stenti dalla madre Alessia Pifferi, nel milanese.
Terzo appuntamento della rassegna Bo-noir dedicata alla letteratura e alla cronaca nera.
Bo-noir è una produzione Giostra film con Ambaradan Teatro.
Realizzata con il sostegno di Comune di Bologna | In collaborazione con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale.
Main sponsor Gruppo Hera | Con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Coop Alleanza 3.0 | Con il Patrocinio di Confesercenti Bologna
Durata: 80 minuti
Dati artistici
intervengono
Emma D’Aquino giornalista e conduttrice televisiva
Luciano Garofano comandante del R.I.S. di Parma dal 1995 fino al 2009, biologo e generale in congedo Arma Carabinieri
Grazia Verasani scrittrice
reading Martina Pizziconi
al pianoforte Riccardo Roncagli