Ima
A proposito di questo spettacolo
Sofia Nappi, coreografa di fama mondiale, porta in scena una performance pensata durante il periodo di lockdown. La necessità di ritrovare un rapporto col proprio corpo – di riscoprirlo vivo e capace di provare emozioni – e, con particolare importanza, l’urgenza di rischiare l’incontro con l’altro, diventano sul palco occasioni per raccontare storie minute e universali. Uno spettacolo di danza pura.
IMA indaga le età della vita procedendo al contrario: i cinque interpreti – Lara di Nallo, Valentin Durand, Evelien Jansen, Paolo Piancastelli, Gonçalo Reis – salgono sul palco da anziani, avanzano lenti, danzano felici e un po’ goffi con i loro gilet e bretelle, allungano il corpo al suono di una musica riprodotta da un baule che spingono con fatica. Indossano grandi teste di maschera e interrogano il pubblico sul perché a volte ci sentiamo nella nostra vita come marionette.
IMA parla delle maschere dietro cui i nostri sentimenti spesso appassiscono, parla del bagaglio che ci portiamo dietro e che disfiamo per poi riordinarlo, ancora e ancora come in un rituale.
Gli interpreti, che non lasciano mai la scena, danzano fino ad abbandonare le maschere della vecchiaia per ritrovarsi in piena giovinezza, invitandoci al presente e alla vita. Ed è proprio questo vivere nell’adesso che cercano questi giovani corpi con le loro teste rugose, strane figure che sembrano provenire da una terra lontana e che si liberano delle maschere e dei ricordi per unirsi alla sensazione fisica della danza del presente.
Lo spettacolo si terrà solamente il 25 marzo, anziché come previsto precedentemente.
La Biblioteca Delfini consiglia
AA.VV, Decameron project: ventinove nuovi racconti dalla pandemia selezionati dagli editor del New York Times Magazine, NN, 2021
Stefano Calabrese, Dopo il Covid: racconti e immagini della pandemia, ebook 2022
Ilaria Capua, La meraviglia e la trasformazione verso una salute circolare, ebook 2021
IMA – Sofia Nappi (2022) | Trailer from Sosta Palmizi on Vimeo.
Dati artistici
Selezionato per Bando Abitante/ Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e Fondazione CR Firenze
Si ringrazia PARC Performance Arts Research Centre di Firenze
nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica
foto di Maks Richter