Io non sono nessuno
A proposito di questo spettacolo
Un’esperienza come volontaria teatrale all’interno di una casa-famiglia romana permette all’attrice Emilia Verginelli di raccogliere storie di vita e singoli episodi ma anche di instaurare relazioni d’affetto con alcuni degli ospiti, fra cui Muradif, che ama esibirsi in numeri di breakdance mozzafiato. Un’esperienza che suscita in Verginelli non pochi interrogativi: sul proprio ruolo – non è un’educatrice né un’assistente sociale né tanto meno una tutrice – ma anche sul significato della parola “famiglia” e su quale strumento adottare per raccontare quanto vissuto senza tradirlo. L’attrice, qui anche autrice e regista, ricorre alle interviste, alla propria presenza fisica, insieme a quella di Muradif e dell’attore Michael Shermi, all’utilizzo di oggetti apparentemente ordinari come le scatole di fiammiferi, per condividere con il pubblico domande e scoperte, emozioni e indignazioni. E, soprattutto, per cercare di definire che cos’è un “ruolo”, nel teatro così come nella vita.
Spettacolo in italiano con sovratitoli in inglese
Durata: 75 minuti
Dati artistici
comunicazione Federica Zacchia e Linda Sessa
assistente al lavoro scenico Gioia Salvatori e Aglaia Mora
post-produzione Matteo Delai
produzione Bluemotion e 369gradi
in coproduzione con Santarcangelo Festival
con il sostegno di fivizzano27/mixò ass.culturale, Angelo Mai, carrozzerie| n.o.t
con la collaborazione di Teatro di Roma – Teatro Nazionale
progetto finalista premio scenario 2019 e semifinalista in-box project 2020
foto di scena Claudia Pajewski
nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica