Sleep Technique
A proposito di questo spettacolo
Presso Teatro Comandini, Corte del Volontariato 22
La percezione di ciò che è rimasto della vita del passato profondo è filtrata da occhi molto lontani da quell’antico modo di vivere e di comprendere. Eppure avvertiamo la sensibilità degli antenati intimamente vicina a noi, come se i loro miti e riti primitivi potessero ancora essere oscuramente presenti. Sentiamo di essere scossi -nel nostro essere più profondo- da un’eco comune che da un altro tempo e un’altra vita ci raggiunge. Anche se i significati originali sono spariti nelle pieghe del tempo e solo la memoria di qualche elemento resiste, le tracce che rimangono vanno ben oltre il bisogno di un significato.
Quando entriamo in una caverna e contempliamo le pitture preistoriche dei nostri antenati si accende una connessione ancora più profonda. Avvertiamo che il passato ci guarda nello stesso modo in cui noi lo osserviamo. La loro arte, nascosta nelle viscere più buie delle montagne, sembra reclamare una risposta da un abisso temporale.
Questo spettacolo è un tentativo di dialogo, una risposta impossibile alla ricchezza infinita di quello che ci è pervenuto dai primi homo sapiens sapiens nella caverna di Chauvet-Pont d’Arc, scrigno di pitture di 36.000 anni.
Attraverso il buio del teatro percorriamo le sale della grotta, fingiamo e crediamo di avvicinarci a loro.
Dewey Dell
Dati artistici
* Con una registrazione di Chris Watson – “Lioness Threatens Male, Itong Plains, Kenya” © 1998 Touch
foto di John Nguyen