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Speciale Compagnia Arte e Salute

Speciale Compagnia Arte e Salute

Emilia Romagna Teatro Fondazione dedica un omaggio alla Compagnia Arte e Salute pubblicando, a partire da giovedì 18 giugno, tre degli spettacoli storici di questa compagine teatrale fuori dall’ordinario, guidata dal regista Nanni Garella. 

Lavoro e comunità: questi i cardini dell’oltre ventennale percorso iniziato da Garella nel 1999 all’interno del Dipartimento Salute Mentale di Bologna, con l’ambizione di dare vita a un gruppo teatrale di attori professionisti. Il teatro come occasione per i pazienti di costruire un’esistenza piena ma anche come spazio e tempo generatore di relazioni: tra di loro e con gli spettatori presenti in sala ogni sera, fra cui riconoscere anche i familiari, gli affetti, l’universo di rapporti che li lega al mondo esterno.
Alla base del progetto c’è una visione della cura psichiatrica non solo come terapia medica strettamente legata ad atti sanitari ma come attenzione costante alla soggettività delle persone, per scoprirne attitudini, talenti e capacità rimaste inespresse. Ciò significa rivolgersi ai pazienti come individui ai quali proporre un’offerta di studi e una possibilità di lavoro.
È da questo desiderio – e dal fortunato incontro tra Nanni Garella, Filippo Renda e Angelo Rossi – che nasce Arte e Salute. Inizialmente viene avviato, con la collaborazione della Provincia di Bologna, un corso di formazione, una sorta di “accademia” diretta da Garella stesso – attore e regista che ha lavorato tra i tanti con Aldo Trionfo e Massimo Castri – con il supporto di altri docenti e del personale del Dipartimento Salute Mentale di Bologna.
Con i diplomati di quel corso ha preso vita Arte e Salute Onlus, la compagnia di attori che dal 2000 ha realizzato oltre 25 produzioni. Spettacoli in cui i pazienti-attori, hanno recitato spesso insieme ad affermati interpreti della scena italiana. Dal 2007 la compagnia ha visto la collaborazione stabile con Nuova Scena-Arena del Sole, proseguita poi dal 2014 con Emilia Romagna Teatro Fondazione.
Un lavoro senza eguali in Italia e che ha varcato anche i confini nazionali, grazie alle numerose tournée: da Barcellona e Pechino nel 2015 fino al Giappone nel 2018 con La persecuzione e l’assassinio di Jean-Paul Marat di Peter Weiss.

I video resteranno disponibili sul sito di ERT fino al 20 luglio



FANTASMI (2001 – riallestimento e video 2017)
di Luigi Pirandello
drammaturgia e regia Nanni Garella
musiche originali Andrea Nicolini
con Moreno Rimondi, Mirco Nanni, Fabio Molinari, Maria Rosa Iattoni, Filippo Montorsi, Stefania Marani, Simona Magrefi, Tina Gualandi, Alessandro Massimo Pugliese, Giovanni Cavalli Della Rovere, Massimiliano Paternò
e con Pamela Giannasi, Lucio Polazzi, Iole Mazzetti, Roberto Risi, Luca Formica, Deborah Quintavalle
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione | Associazione Arte e Salute Onlus
in collaborazione con Regione Emilia-Romagna progetto “Teatro e Salute Mentale”, Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna
Debutto riallestimento: 14 febbraio 2017, Teatro Arena del Sole – Bologna

Fantasmi è il primo spettacolo di Arte e salute: un fortunato allestimento che nel 2001 segnò la svolta artistica dei pazienti psichiatrici del Dipartimento di Salute Mentale di Bologna; il lavoro venne infatti replicato in tutta Italia, anche grazie alla presenza di un interprete raffinato come Virginio Gazzolo. Nel 2017 Nanni Garella torna a lavorare sul testo di Pirandello, con nuovi attori nella compagnia. La storia della Villa della Scalogna e dei suoi abitanti, Cotrone e gli Scalognati, diviene uno studio degli stati allucinatori degli attori-personaggi, per capire che le allucinazioni, a volte terribili e dolorose, a volte visionarie, che accompagnano la vita quotidiana di chi soffre di disturbi psichici, non sono solo cattive compagnie della mente, ma possono rivelarsi come imprevisti strumenti di conoscenza.


LI BUFFONI (2018) 
dal canovaccio di Margherita Costa
regia Nanni Garella
con Nanni Garella, Nicole Guerzoni, Valentina Mandruzzato, Ksenija Martinovic, Massimo Scola, Giovanni Cavalli della Rovere, Luca Formica, Pamela Giannasi, Iole Mazzetti, Fabio Molinari, Filippo Montorsi, Mirco Nanni, Massimiliano Paternò, Moreno Rimondi, Roberto Risi
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione | Associazione Arte e Salute Onlus
in collaborazione con Regione Emilia Romagna Progetto “Teatro e salute mentale”, Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna
Debutto: 20 febbraio 2018, Teatro Arena del Sole – Bologna

Li buffoni
, tratto da un canovaccio di commedia dell’arte di Margherita Costa, è uno spettacolo di comicità sguaiata, “di strada”. Un gioco inarrestabile tra personaggi diversi, in una lingua costruita su un intreccio non solo di dialetti ed origini regionali diverse, ma di accenti e parole di altri popoli che naturalizzandosi nel nostro paese hanno dato origine a una parlata che non è più «italiano» ma «italianato».
Il regista Nanni Garella, ha agguantato, insieme ai suoi attori, quel canovaccio dimenticato dalle scene per quattro secoli e ha lavorato alla riscrittura, partendo dall’assunto di usare le varie lingue del testo trasformandole nel suono confuso che si sente in strada oggi nelle nostre città. L’opera di Margherita Costa resta così solo sullo sfondo, come un’ispirazione: un’idea dell’Italia quale crocevia di popoli, luogo di invasioni, di intrecci di culture, che sono la nostra ricchezza.


A PIACER VOSTRO (2019)
di William Shakespeare
traduzione, adattamento e regia di Nanni Garella
con Matteo Alì, Pamela Giannasi, Tamara Balducci, Alessio Genchi, Giacomo Stallone, Filippo Montorsi, Nicole Guerzoni, Luca Formica, Roberto Risi
e con Nanni Garella, Mirco Nanni, Iole Mazzetti
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione | Associazione Arte e Salute Onlus
in collaborazione con Regione Emilia Romagna Progetto “Teatro e salute mentale”, Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna
Debutto: 2 aprile 2019, Teatro Arena del Sole – Bologna

Con A piacer vostro Arte e Salute si immerge nella shakespeariana Foresta di Arden: metafora del mondo e della scena, che, in Shakespeare, si confondono continuamente. Una foresta di simboli che, vicina, vicinissima al percorso quotidiano degli uomini (e degli attori), li segue o li precede sempre di un passo, come il passato e il futuro. Basta una scossa improvvisa per perdersi dentro, passando da giorno a notte, da veglia a sonno, da tempo storico a tempo naturale. Per Garella la Foresta di Arden è il luogo degli scambi, delle metamorfosi e degli specchi: è la trasfigurazione delle grandi illusioni razionali in una saggezza amara di uomini fragili ma ostinati, che dolorosamente vanno alla ricerca del nuovo.