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Vie di fuga - 11 evasioni possibili

Vie di fuga - 11 evasioni possibili

13 allievi, 11 videoracconti, di cui una miniserie di 7 puntate.
Progetto realizzato dagli studenti del corso “Perfezionamento: Dramaturg internazionale” della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro – approvato da Regione Emilia-Romagna e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo* – con la supervisione di Riccardo Frati, docente delle lezioni di Narrazione video, dal 16 marzo erogate a distanza.

«In un momento in cui il teatro non può consumarsi come pratica concreta,» dichiara il direttore Claudio Longhi «continua l’impegno di ERT a evocare il teatro “in assenza” attraverso “tracce” e “figure” – imperfette e approssimative quanto si vuole e però testimonianza di una possibile continuità. Nella tenace convinzione che la Scuola sia una parte integrante dell’attività della nostra Fondazione, proprio ora che il Paese sta cominciando a rimettersi in moto dopo una lunga parentesi di sospensione, ci è sembrato naturale affidare questo tentativo di re-citare la scena oggi negata ai nostri allievi Dramaturg. A partire da un Festival che non c’è stato, nascono le vie di fuga che andiamo a presentare: una eclettica sinfonia in undici video-movimenti che, nella loro acuta analisi di antinomie cruciali del nostro presente come quelle che oppongono il dentro al fuori, la chiusura all’apertura, la “casa” al “mondo”, ci restituiscono di fatto altrettante affascinanti ipotesi di traduzione (o reinvenzione) del teatro in altro da sé».

Crepuscolo, Teatro.
di Enrico Bollini e Lillo Venezia
Un omaggio a tutte le attrici e a tutti gli attori che, in questi mesi difficili, non possono vivere della propria arte e devono rinunciare al pubblico. Spesso il teatro e il cinema ci hanno insegnato a non rifugiarci nella normalità, poiché proprio la normalità è il problema.


Dirt Tracks. Strade bianche
di Emilia Cantieri
«Per me lì, sui sentieri, è terra di nessuno. E di tutte. I sentieri, non li dovete toccare».
Leggi le note di regia di Emilia Cantieri


A domani…
di Simone Corso
«Non sai che non bisogna avere paura delle parole? Se ti aiutano a entrare in un’altra verità, lontana dalla tua, pur così labile e mutevole, rimanici, rimanici…»
(L. Pirandello, I giganti della montagna)
Leggi le note di regia di Simone Corso


L’occhio del ciclone
di Luca D’Arrigo
Sotto lo slogan #iorestoacasa, chiusi fra le quattro mura, il nostro corpo è rimasto come bloccato in una stasi surreale. Lo sguardo, invece, ha avuto ancora il potere di uscire fuori, nel mondo. E ha cercato di farlo, in ogni modo possibile consentito dai media.
Leggi le note di regia di Luca D’Arrigo


Sovente il sole
di Marco Intraia
È la primavera. Una primavera strana.
A casa. Dobbiamo stare a casa.
Adesso sono a casa. A terra. Nella mia stanza.
Sovente il sole è subito fuori dalla nostra finestra, è dentro di sé.
«Elevate la vostra Coscienza.
Mettete in tasca il mentale.
Ricongiungetevi in modo permanente alla vostra Luce, alla vostra Anima profonda.
Siate toccati dalla vibrazione della Vita.
Lasciatela esprimere attraverso il vostro corpo.
Esprimetela per offrire uno specchio al mondo dei vivi.
L’urgenza è alle nostre porte. Non la sentite anche voi?»
(Marie Guyon)
Leggi le note di regia di Marco Intraia


Aion
di Daniele Pellegrini
«Non divinità, ma concetto subordinato a quello di Chronos secondo la definizione datane in età classica da Euripide; “tempo trascendente e assoluto”, eternità immobile e una per Platone, contrapposto a Chronos, il Tempo empirico in movimento continuo, che ne è l’immagine; “principio cosmico immobile e immutabile”, ἀθάνατος καὶ θειος, “qualità stessa del Cielo” per Aristotele, in opposizione al tempo come principio del movimento e della mutazione».
(Enciclopedia Treccani, Aion)


DER KUSS ovvero il bacio
di Sonia Soro
«Anche l’albero in fiore mente nell’istante in cui è contemplato senza l’ombra del terrore; anche l’innocente “Che bello!” diventa una scusa per l’ignominia di un’esistenza che è del tutto diversa; e non c’è più bellezza e conforto se non nello sguardo che fissa l’orrore, gli tiene testa, e nella coscienza irriducibile della negatività, ritiene la possibilità del meglio».
(T.W. Adorno, Minima Moralia)
Leggi le note di regia di Sonia Soro


Home sweet home
di Veronica Tinnirello
Home sweet home è un ironico tentativo di fuga attraverso i tetti e oltre fino al passato di un viaggio in Islanda “aspettando la luce giusta”.


Una solitudine da “ossibuchivori”
di Davide Tortorelli
In questo tempo sospeso di isolamento a cui è difficile abituarsi, alcune cose, anche le più piccole, che abbiamo sempre tenuto da parte, nascoste sotto le coperte della “normalità”, possono svelarsi, salire in superficie e venirci in aiuto. Un piccolo sfizio culinar-letterario. L’impresa eroica di un uomo isolato dal mondo esterno, un omaggio ironico (e una dichiarazione d’amore) a un grande scrittore del Novecento.


Nessun Dorma
di Verdiana Vono
Nessun Dorma è il bisogno di riportare all’umano un periodo che ci vuole lontani e sempre pronti a ricevere il nuovo bollettino. Ricordarsi che c’è una vicinanza, nonostante tutto. Una poesia.



Non sono un soprammobile
di Mariasole Brusa e Jovana Malinaric
Leggi le note di regia di Mariasole Brusa e Jovana Malinaric
Episodio 0. Polvere
Ieri mi sono comportata male nel cosmo. Ho passato tutto il giorno senza fare domande…

– Episodio 1. Animaipiedi
…Inspirazione, espirazione, un passo dopo l’altro ma senza un pensiero che andasse più in là dell’uscire di casa e del tornarmene a casa…

Episodio 2. Animalemani
…Nessun come e perché – e da dove è saltato fuori uno così – e a che servono tanti dettagli in movimento…

Episodio 3. Animagliocchi
…Le nuvole erano come non mai e la pioggia era come non mai, poiché dopotutto cadeva con gocce diverse…

Episodio 4. Animaleorecchie 
…Ero come un chiodo piantato troppo in superficie nel muro…

Episodio 5. Animalavoce
…La terra girava intorno al proprio asse ma già in uno spazio lasciato per sempre…

Episodio 6. Animalamente
…Il cosmo richiede qualcosa da noi, un po’ di attenzione e una partecipazione stupita a questo gioco con regole ignote.

L’articolata operatività del Dramaturg – figura prettamente teatrale sospesa tra riflessione teorica e pratica artistica – non può prescindere dalla conoscenza e padronanza del linguaggio audiovisivo. Per questo ERT Fondazione ha inserito all’interno del ciclo di studi un percorso formativo dedicato alla produzione video, che nella propedeutica ha introdotto gli allievi alla grammatica delle immagini in movimento e alla logica del montaggio come strumenti di lettura e interpretazione della realtà.

I Dramaturg stavano lavorando al racconto della quindicesima edizione di VIE Festival quando, a causa della diffusione del Covid-19, il giorno 23 febbraio 2020, la programmazione è stata annullata. L’impatto sulla vita di ognuno e sui progetti futuri, non poteva essere ignorato. Dopo le prime settimane di lockdown caratterizzate da forte smarrimento, resisteva la volontà di non abbandonare il progetto fino ad allora portato avanti. È stato quindi naturale interrogarsi su come completare il percorso formativo. Il linguaggio audiovisivo si è rivelato uno strumento adatto per inquadrare le anomalie della realtà che stiamo vivendo. «Da qui la proposta di ragionare sul concetto di “vie di fuga”, che dà il titolo alla serie, – spiega Riccardo Frati – nel tentativo di trasformare la privazione in risorsa, con riferimento alla spinta neorealista che caratterizzò il secondo dopoguerra, affidandosi alla dimensione immaginifica come evasione simbolica dalla claustrofobia quotidiana».

11 giovani sguardi su questo periodo fuori dall’ordinario, che da un interno-giorno raccontano il desiderio di tornare gradualmente a esplorare e a riappropriarsi di uno spazio esterno, libero e condivisibile. Un percorso non privo di difficoltà ma affrontato con entusiasmo e dedizione dagli allievi: una testimonianza importante di come le arti, la cultura e la formazione siano il motore imprescindibile per la ripartenza.

*(Operazione “Per un sistema internazionale: Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro”, Rif. PA 2018-9877/RER, approvata con DGR 1208/2018 del 30/07/2018 co-finanziata da Fondo sociale europeo PO 2014 – 2020 Regione Emilia-Romagna, (Progetto 3)