Bestia da stile
Debutto: Teatro Storchi, Modena, 25/ 05/ 2023
A proposito di questo spettacolo
Pasolini stesso definì Bestia da stile un’autobiografia. Il parigino Stanislas Nordey, tra i maggiori registi e pedagoghi europei, guida gli attori del Corso di Alta Formazione della Scuola Iolanda Gazzerro in una rilettura della tragedia del grande autore.
Ultima delle sei tragedie che chiude il progetto Come devi immaginarmi dedicato a Pasolini, vede in scena infatti un cast composto dagli allievi e allieve che hanno portato a conclusione il corso Pier Paolo Pasolini – cantiere su Bestia da Stile. Alta formazione attoriale internazionale.
Con agghiacciante chiarezza, il testo di Pasolini fa rivivere la Cecoslovacchia dagli anni ’20 fino alla Primavera di Praga, per uno spietato e poetico ritratto dell’Europa di oggi.
prima assoluta
>> Il 25 maggio alle ore 19 un incontro di approfondimento con Stanislas Nordey e gli attori e le attrici del corso di Alta Formazione Pier Paolo Pasolini – cantiere su Bestia da Stile. Alta formazione attoriale internazionale.
modera Angela Albanese
Note:
Il lavoro a cui vi invitiamo ad assistere è particolare. Singolare. Non si tratta di uno spettacolo. Si tratta di altro.
Frutto di un lavoro pedagogico su Bestia da Stile di Pier Paolo Pasolini, il nostro è uno studio su ciò che Pasolini definiva Teatro di Parola, un teatro in cui si chiede all’attore e allo spettatore di “spostarsi”, di dimenticare il ruolo abituale dell’uno e dell’altro e di reinventarsi.
All’attore Pasolini dice: non cerchiamo il successo, il fascino dell’attore non deve prevalere sul senso di ciò che dice.
Al regista dice: sparisci!
Allo spettatore dice: avete non solo occhi ma anche orecchie, il mio Teatro si rivolge ai rari lettori di poesia.
Ci siamo confrontati con questa radicalità pasoliniana.
E’ per voi che diremo Pasolini, davanti a voi. Per il suo autore, Bestia da Stile è un’autobiografia teatrale.
Non c’è nulla da vedere.
C’è tutto da ascoltare.
L’essenziale è che la parola, il pensiero, la poesia siano trasmesse e ascoltate.
Grazie di esserci.
Stanislas Nordey
8) Venite ad assistere alle rappresentazioni del «teatro di parola» con l’idea più di ascoltare che di vedere (restrizione necessaria per comprendere meglio le parole che sentirete, e quindi le idee, che sono i reali personaggi di questo teatro).
[…]
35) Sarà dunque necessario che l’attore del «teatro di parola», in quanto attore, cambi natura: non dovrà più sentirsi, fisicamente, portatore di un verbo che trascenda la cultura in una idea sacrale del teatro: ma dovrà semplicemente essere un uomo di cultura. Egli non dovrà più, dunque, fondare la sua abilità sul fascino personale (teatro borghese) o su una specie di forza isterica e medianica (teatro antiborghese) sfruttando demagogicamente il desiderio di spettacolo dello spettatore (teatro borghese), o prevaricando lo spettatore attraverso l’imposizione implicita del farlo partecipare a un rito sacrale (teatro antiborghese). Egli dovrà piuttosto fondare la sua abilità sulla sua capacità di comprendere veramente il testo. E non essere dunque interprete in quanto portatore di un messaggio (il Teatro!) che trascende il testo: ma essere veicolo vivente del testo stesso. Egli dovrà rendersi trasparente sul pensiero: e sarà tanto più bravo quanto più, sentendolo dire il testo, lo spettatore capirà che egli ha capito.
da Manifesto per un nuovo teatro di Pier Paolo Pasolini
Durata: 3 ore
La Biblioteca Delfini consiglia
Enzo Bettiza, La primavera di Praga: 1968. La rivoluzione dimenticata, Mondadori, 2008
Pier Paolo Pasolini, Porcile; Orgia; Bestia da stile in Idem, Teatro Vol. 2, Garzanti, 2019
Walter Siti, Quindici riprese: cinquant’anni di studi su Pasolini, ebook 2022
spettacolo inserito nella rassegna LE PASSIONI ALLO STORCHI
Tutti a Modena e nell’ambiente teatrale italiano (ma non solo) sanno dell’importanza avuta dal Teatro delle Passioni per il teatro di ricerca. Un luogo seminale ed accogliente, un luogo di incontro, di scambi di idee, di conoscenza diretta fra artisti e pubblico. In attesa di rinnovare quell’esperienza nella nuova casa tentiamo di non perdere contatto con quell’idea reinventando all’interno del Teatro Storchi un luogo per il Teatro Contemporaneo. Invaderemo la platea svuotata del teatro con una gradinata tecnologicamente avanzata e useremo lo spazio del Ridotto per i due progetti commissionati da ERT ad Ateliersi e Licia Lanera.
Dati artistici
direttore tecnico Massimo Gianaroli
direttore di scena Gianluca Bolla
macchinista Eugenia Carro
capo elettricista Vincenzo De Angelis
fonico Manuela Alabastro
sarta Cristina Carbone
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
nell’ambito del progetto “Come devi immaginarmi” dedicato a Pier Paolo Pasolini
foto di Jean Louis Fernandez
spettacolo collegato al corso Pier Paolo Pasolini – Cantiere su Bestia da stile. Alta formazione attoriale internazionale co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo, Regione Emilia-Romagna