Frankenstein (a love story)
Debutto: Teatro Arena del Sole, Bologna, 13/10/2023
A proposito di questo spettacolo
Ultimo lavoro dei Motus sviluppato a partire dal desiderio di dare vita all’inanimato, scomposto e ricomposto sul palcoscenico. Dal romanzo di Mary Shelley e dalla tortuosa biografia dell’autrice: materiali contaminati con la contemporanea filosofia postumana e con la drammaturgia originale della performer, attivista e ricercatrice indipendente Ilenia Caleo.
In una natura in tumulto, tre solitudini radicali si intrecciano, MS, Victor e la creatura: Motus esplora il paesaggio al confine fra ciò che è “normale” e ciò non che non è ritenuto tale; quel luogo liminale abitato da creature apparentemente incapaci di stare al mondo e che, tuttavia, a quello stesso mondo mostrano la strada per cambiare.
È sui confini che i mostri proliferano. Tra i mondi.
D’altronde, ricordano Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande, «monstrum deriva da monēre, ammonire, e nel monito c’è sempre qualcosa di prodigioso». E, citando lo studioso Jack Halberstam, aggiungono: «abbiamo bisogno di mostri e abbiamo bisogno di riconoscere e celebrare le nostre stesse mostruosità».
prima assoluta
In Tournée
Dati artistici
adattamento e cura dei sottotitoli Daniela Nicolò
traduzione Ilaria Patano
assistenza alla regia Eduard Popescu
disegno luci Theo Longuemare
ambienti sonori Enrico Casagrande
fonica Martina Ciavatta
grafica Federico Magli
video Vladimir Bertozzi
produzione Francesca Raimondi
organizzazione e logistica Shaila Chenet e Matilde Morri
promozione Ilaria Depari
comunicazione Dea Vodopi
distribuzione internazionale Lisa Gilardino
ufficio stampa comunicattive.it
produzione Motus con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE – Festival delle Colline Torinesi, Kunstencentrum VIERNULVIER (BE), Kampnagel (DE)
residenze artistiche ospitate da AMAT & Comune di Fabriano, Santarcangelo Festival, Teatro Galli-Rimini, Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto-Teatro Dimora | La Corte Ospitale”, Rimi-Imir (NO), Berner Fachhochschule (CH)
con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna
foto di Ilaria Depari