David è morto
Debutto: Teatro Alcione, Verona, 28/11/2015
A proposito di questo spettacolo
Storia surreale di una coppia di fratelli suicidi, David è morto è l’ultima creazione di Valeria Raimondi e Enrico Castellani di Babilonia Teatri, una delle più innovative e provocatorie formazioni teatrali contemporanee. È il racconto di una provincia lasciata a se stessa dove si corre per non vedere quel che ci circonda, la narrazione leggera e grottesca di una realtà profondamente drammatica.
David è morto è il racconto di cinque morti che parlano. Della loro vita e della loro morte.
Sono cinque epitaffi di una moderna Spoon River. Chi si racconta da morto non ha nulla da perdere né da nascondere. Così sono i protagonisti della nostra storia. Diretti e spietati come lupi mannari alla ricerca di cibo, alla ricerca di un senso che hanno perduto.
David è morto è il racconto di una provincia lasciata a se stessa, dove si corre per non sapere quel che si lascia alle spalle, per non vedere quel che c’è attorno, per continuare a sognare un traguardo che non c’è.
David è morto è una storia impalpabile: pretesto per costruire un caleidoscopio di tic, un abbecedario di manie, un carnevale di follie contemporanee. Quello che si compone è un ritratto delle idiosincrasie del mondo in cui viviamo, dove ad essere importante non è l’intreccio quanto la possibilità di dipingere dei tipi umani e dei caratteri, che racchiudono in sé il disagio di abitare questo tempo.
David è morto è un epitaffio cantato. È il sogno di un musical postumo. È la creazione di miti già morti che dalle nuvole si affacciano sulla terra per gioire della loro gloria post mortem. È un successo d’oltretomba. Il primo posto nella classifica della fine. La hit di un successo tumefatto ed agrodolce. Nauseabondo come ketchup andato a male. Come cipolle senza lacrime. Come solletico su lastre di marmo chiamate lapidi.
Dati artistici
foto di Eleonora Cavallo