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L’ultima figlia

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A proposito di questo spettacolo

Una figlia alle prese con l’assenza della madre, partita per un viaggio interstellare. Una figlia che non sarà mai madre e una madre che è sempre presente, tra le piccole cose della vita di prima. Matilde Vigna e Anna Zanetti presentano uno spettacolo sospeso tra terra e cielo, un dialogo tra due mondi, in una versione creata appositamente per il Ridotto del Teatro Storchi.

Il lavoro ripercorre i nodi cruciali del complesso rapporto tra una Figlia (Matilde Vigna) e una Madre (Daniela Piperno), da poco scomparsa.

La Figlia è una giovane donna di trentasette anni, omosessuale, single e impossibilitata a diventare madre a causa di una menopausa anticipata. È alle prese con una perdita e un’assenza, quella del suo ultimo genitore, la Madre. Rimasta dunque sola, tenta di ricostruire una propria vita a partire dei frammenti di quella precedente: i ricordi arrivano all’improvviso, inattesi, dolorosi, e si fanno concreti, perché la madre compare, come per magia, ad aiutarla a uscire da queste tenebre apparentemente senza fine. 

Ascolta qui la canzone di spallarossa

Dati artistici

di Matilde Vigna
ideazione e regia site specific Matilde Vigna, Anna Zanetti
con Daniela Piperno, Matilde Vigna

progetto sonoro Alessio Foglia
canzone originale spallarossa
luci Umberto Camponeschi 
scene costruite nel Laboratorio di Scenotecnica di ERT
responsabile del Laboratorio e capo costruttore Gioacchino Gramolini
costruttore Sergio Puzzo
scenografa decoratrice Benedetta Monetti  
direttore tecnico
Massimo Gianaroli
capo elettricista Sergio Taddei
fonica Manuela Alabastro
sarta Elena Dal Pozzo
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, La Corte Ospitale

elaborazione immagine astronauta Antonio Visceglia
foto Luca Del Pia

una produzione di L’ultima figlia • Produzione Emilia Romagna Teatro