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Pickpocket

film

A proposito di questo film

7 marzo // ore 20.15  // Cinema Lumière, Cineteca di Bologna
 

È il film che ha portato alla ribalta il nome di Jia Zhang-ke. Interamente realizzato con attori non professionisti, narra le vicende di un ladruncolo che mette in atto piccoli furti nel cuore di una provincia rurale, polverosa, dimenticata da tutti. Camera a spalla, mezzi leggeri, l’occhio di Jia Zhang-ke coglie orizzontalmente lo spazio all’interno del quale il borseggiatore agisce. È uno sguardo allargato, documentario, che fa reagire o si accontenta di mostrare, insieme, la finzione dei gesti e la realtà di una popolazione. 
Finale straordinario. 

In collaborazione con Cineteca di Bologna

Dati

di Jia Zhang-ke

Xiao wu, Hong Kong-Cina/1998 | (105’) 

 

La Cineteca di Bologna si inserisce nel progetto School of Integration seguendo una linea di coerenza che, da diversi anni, la porta alla scoperta delle culture “altre”, attraverso il racconto cinematografico. Dalla creazione, nel 2007, sotto l’egida di Martin Scorsese, del World Cinema Project, grazie al quale hanno visto la luce decine di restauri rappresentanti delle varie cinematografie mondiali, la Cineteca di Bologna ha portato avanti un’idea di conoscenza profonda e allargata del cinema dei continenti africano, asiatico, sudamericano. 
Nella retrospettiva proposta in occasione di School of Integration, vedremo allora alcuni classici, da Alyam, Alyam del regista marocchino Ahmed El Maanouni a Brick and Mirror dell’iraniano Ebrahim Golestan, entrambi restaurati dal laboratorio “L’Immagine Ritrovata”, fino a opere nuove e sorprendenti, come La strada dei Samouni, nuovo lavoro di Stefano Savona che, con l’aiuto delle animazioni di Simone Massi, ha raccontato, con un lavoro di documentazione senza precedenti, la vita di una famiglia palestinese nella Striscia di Gaza.