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La morte e la fanciulla

A proposito di questo spettacolo

L’omonimo Lied composto da Franz Schubert su testo di Matthias Claudius è il leitmotiv della coreografia disegnata da Abbondanza/Bertoni sui corpi e sulle personalità delle tre interpreti, in uno spettacolo pluripremiato per la sua densa ed evocativa stratificazione. I motivi romantici dell’infinito e dell’attrazione per il trascendente si combinano con una meditazione sul mistero della vita e della sua apparente conclusione.
Corpi nudi e immagini video concorrono alla raffigurazione della variabilità dell’essere, con le sue forme in costante trasformazione. E, così, anche la coreografia è fondata su un inesauribile repertorio di variazioni, «una danza veloce fatta di capricci goyeschi, di piccole tarantelle, di gesti animali e di intrecci di corpi» che, prosegue il critico Attilio Scarpellini, sa «dialogare con il contemporaneo, con i video che, nelle pause tra i movimenti, costruiscono un retroscena, spingendo la narrazione in un fuori che in realtà è soltanto una soglia immaginaria».  

Dati artistici

regia e coreografia Michele Abbondanza, Antonella Bertoni
con Eleonora Chiocchini, Valentina Dal Mas, Claudia Rossi Valli

musiche F. Schubert “La morte e la fanciulla”
titolo originale Der Tod und das Mädchen
ideazione luci Andrea Gentili
direzione tecnica Claudio Modugno
video Jump Cut
organizzazione Dalia Macii
amministrazione e coordinamento Francesca Leonelli
comunicazione e ufficio stampa Francesca Venezia
produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni
con il sostegno di MiBACT Direzione Generale Per Lo Spettacolo Dal Vivo, Provincia Autonoma di Trento – Servizio Attività Culturali, Comune di Rovereto – Assessorato alla Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica

Vincitore Premio Danza&Danza 2017 come miglior produzione italiana dell’anno Finalista Premio Ubu 2017

foto di Simone Cargnoni